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      Spingere gli operai ad impossessarsi delle fabbriche, federarsi tra loro e lavorare per conto delle collettività, e così spingere i contadini ad impossessarsi delle terre e dei prodotti usurpati dai signori ed intendersi cogli operai pei necessari scambi.
      Se non potremo impedire la costituzione di un nuovo governo, se non potremo abbatterlo subito, dovremo in tutti i casi negargli ogni concorso. Negare il servizio militare, negare il pagamento delle imposte. Non ubbidire per principio, resistere fino all’ultima estremità ad ogni imposizione delle autorità e rifiutarsi assolutamente ad accettare qualunque posto di comando.
      Se non potremo abbattere il capitalismo, dovremo esigere per noi e per tutti quelli che vogliono il diritto all’uso gratuito dei mezzi di produzione necessari per una vita indipendente.
      Consigliare quando avremo consigli da dare, insegnare se sappiamo più degli altri; dar l’esempio della vita per libero accordo; difendere, anche colla forza, se è necessario e se è possibile, la nostra autonomia contro qualunque pretesa governativa… ma comandare mai.
      Così non faremo l’anarchia, perchè l’anarchia non si fa contro la volontà della gente, ma almeno la prepareremo.
      e. La libera sperimentazione80
      La presente, incerta, tormentata, instabile situazione politico-sociale dell’Europa e del mondo, che dà luogo a tutte le speranze ed a tutti i timori, rende più che mai urgente il bisogno di tenersi pronti per i più o meno prossimi, ma immancabili rivolgimenti. E perciò si ravviva la discussione, del resto sempre attuale, del modo come adattare le nostre aspirazioni ideali alla realtà contingente dei vari paesi, e passare dalla predicazione ideale alla pratica realizzazione.


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Rivoluzione e lotta quotidiana
di Errico Malatesta
pagine 338

   





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