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      MALATESTA afferma che la lotta extra-parlamentare per la libertā non si possa fare, quando si fa la lotta elettorale. Io penso precisamente il contrario.
      Quello poi che non posso concedergli a nessun patto č che la tattica parlamentare lungi dal favorire lo sviluppo della coscienza popolare, tende a disabituare il popolo dalla cura diretta dei propri interessi.
      Questo č dottrinarismo schietto. L'agitazione elettorale socialista strappa le moltitudini dalla loro indifferenza ereditaria per le pubbliche faccende: in Italia essa ha conquistato alla nostra causa regioni, che si erano addimostrate e sono tuttavia refrattarie alla propaganda anarchica.
      Il parlamentarismo ha i suoi inconvenienti: ma che cosa non ne ha? Quale tattica, o agitazione, o azione, potrebbe consigliare il MALATESTA , la quale non presenti inconvenienti uguali, se non maggiori? Alcuni nostri amici si sono dati ad organizzare cooperative: lavoro utilissimo anche questo: ma non č il nostro lavoro.
      Nč i soci delle cooperative possono essere tutti socialisti e anarchici: nč il governo tollererebbe cooperative cosiffatte. Senza dire che non poche cooperative diventano, via facendo, intraprese capitalistiche: talune nascono addirittura tali.
      Che fare dunque? organizzare societā operaie di resistenza? Ma appena queste cominciano ad essere numerose e potenti (come le Unioni inglesi) ecco sorgere uno stato maggiore di presidenti, vice presidenti, segretari e cassieri – insomma un parlamentarismo da degradare... quell'altro.


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Anarchismo e democrazia
Soluzione anarchica e soluzione democratica del problema della libertā in una societā socialista
di Errico Malatesta - Francesco Saverio Merlino
pagine 122

   





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