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      Ma ci permettiamo di fargli un'osservazione.
      Una tattica, per buona che sia, non vale se non quando è accettata da coloro che dovrebbero praticarla. Ora, a ragione o a torto, noi e gli anarchici tutti, della tattica proposta dal MERLINO non vogliamo saperne. Non è meglio che egli stia con noi con cui ha pur comuni gl'ideali e comuni ha pure i mezzi principali di lotta, anzichè sciupare le sue forze in un tentativo che resterà sterile, ne siam sicuri, a meno che egli rinunzi all'anarchia e cerchi i suoi partigiani tra gli avversari nostri e suoi?
     
     
      MERLINO
     
      TENTATIVO DI CHIUDERE LA POLEMICA
     
      Ulteriore intervento del MERLINO sull'Agitazione del 19 aprile 1897 col titolo: «Poche parole per chiudere la polemica».
      Mi pare che ci veniamo avvicinando.
      In una società organizzata secondo i principi del socialismo anarchico le minoranze dovranno nelle cose di grave interesse comune indivisibile cedere al parere, e mettiamo pure al volere delle maggioranze: ma le maggioranze non dovranno abusare del loro potere ledendo i diritti delle minoranze. Senza un compromesso di questo genere la convivenza non sarebbe possibile.
      Fin qui siamo d'accordo. Ma se una minoranza non vuole acconciarsi al parere della maggioranza in una delle questioni suddette? Voi dite che in questo caso non ci potrà più essere anarchia. Dunque la volontà di una piccola minoranza, anzi di un sol uomo, potrà fare in modo che l'Anarchia – come l'intendete voi – non si applichi affatto. Un pugno di farabutti o di reazionari o di eccentrici o di nevrotici, anche un sol individuo, potrà impedire che funzioni il sistema anarchico, soltanto col dire di no; rifiutandosi a cedere volontariamente alla maggioranza.


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Anarchismo e democrazia
Soluzione anarchica e soluzione democratica del problema della libertà in una società socialista
di Errico Malatesta - Francesco Saverio Merlino
pagine 122

   





Agitazione Anarchia