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      Clericali, borbonici e altri partigiani di regimi tramontati da una parte, anarchici e altri socialisti dall'altra, aiutano la demolizione, credendo di combattere il governo, e non si accorgono che lo rendono onnipotente.
      Quelli che non mi conoscono penseranno che, come tutti i convertiti, io voglio far mostra di zelo, difendendo la causa del parlamentarismo. Qualcuno sospetterà perfino ch'io voglia mettermi nelle grazie di questo o di quel partito e farmi largo, anch'io alla deputazione.
      Si ricredano costoro. Io non solo ho fatto proponimento di rimanere al mio posto di milite, ma non mi dissimulo, e son lungi dal disconoscere i vizi del sistema parlamentare: vizi del resto che, chi bene osservi, sono il riflesso della società in cui viviamo, e si rivelano perfino nelle società operaie e nelle organizzazioni di qualunque genere.
      Ora del parlamentarismo si ha ragione di dire tutto il male possibile; ma questo non si può negare, che esso val meglio del governo assoluto.
      In un governo parlamentare qualche volta il pubblico ha ragione; qualche concessione di quando in quando l'ottiene; non foss'altro si ha la soddisfazione di rendere palesi certe turpitudini e prepotenze del potere pubblico e di metterlo alla gogna.
      Giorni sono uno dei più noti e colti anarchici italiani mi diceva, a proposito della violenza fattaci a Siena, di obbligarci a discutere una causa per «detenzione di stampati sovversivi» a porte chiuse: – Fa fare un'interpellanza al Parlamento. – Io gli feci osservare l'incoerenza di questo suo desiderio colla sua professione di fede antiparlamentare, ed egli mi rispose confessandomi che non era poi assolutamente contrario al parlamentarismo.


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Anarchismo e democrazia
Soluzione anarchica e soluzione democratica del problema della libertà in una società socialista
di Errico Malatesta - Francesco Saverio Merlino
pagine 122

   





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