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      Credo che non vi sarą divisione fissa tra chi dirige e chi esegue, e che la direzione del lavoro spetterą di diritto e di fatto ai lavoratori, i quali per ciascun lavoro si organizzeranno e si divideranno le funzioni nel modo che stimano migliore. Credo che dove v'č bisogno di delegare degl'individui per una data funzione, si darą loro un mandato determinato, limitato, soggetto sempre al controllo ed all'approvazione del pubblico, e sopratutto che non si darą mai loro una forza per obbligare la gente, e per compiere il loro mandato contro la volontą di una frazione qualsiasi del pubblico: il diritto di adoperare la violenza, quando se ne presentasse la dura necessitą, dovendo restare sempre a tutto il popolo e non mai esser delegato. Credo che quando sopra una cosa da fare si hanno pareri diversi, se č possibile e conveniente si farą in modi diversi, e se ciņ non č possibile o non č conveniente, si farą come vuole la maggioranza, salvo tutte le garanzie possibili in favore della minoranza – garanzie che si darebbero sul serio, perchč, non avendo la maggioranza nč il diritto nč la forza di costringere la minoranza all'ubbidienza, bisognerą bene che guadagni la sua acquiescenza a mezzo di condiscendenze e prove di buona volontą...
      E poi credo, anzi son sicuro, che io non ho nč la capacitą nč la missione di fare il profeta. Io voglio combattere perchč il popolo si metta in condizione di fare come vuole: ed ho fiducia ch'esso, pur facendo mille spropositi e dovendo spesso ritornare sui suoi passi, e sperimentando contemporaneamente e successivamente mille forme diverse, preferirą sempre quelle soluzioni che l'esperienza gli mostrerą pił facili e pił vantaggiose.


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Anarchismo e democrazia
Soluzione anarchica e soluzione democratica del problema della libertą in una societą socialista
di Errico Malatesta - Francesco Saverio Merlino
pagine 122