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      Il mio concetto era chiaro: io parlavo del diritto che deve avere la gente di provvedere da sč ad un dato lavoro, quando coloro i quali lo fanno volessero servirsene come mezzo per sfruttare ed opprimere gli altri; e non gią del diritto degli sfaccendati di andare a disturbare chi lavora.
      Ma insomma, le idee mie possono essere sbagliate, e, come ho detto, non sarebbe gran male, perchč io non voglio imporle a nessuno. MERLINO perņ, il quale si lamenta che noi non vogliamo fare i profeti e non definiamo abbastanza le nostre idee sull'avvenire, dovrebbe dirci lui che cosa č che vuole.
      Non crede nell'«amministrazione» dei socialisti democratici, non nelle associazioni degli anarchici, e tampoco vuole egli demolire il presente senza preoccuparsi dell'avvenire. Che cosa vuole egli dunque?
      Criticare le idee degli altri č ottima cosa, ma non basta. Noi sappiamo che tutti i sistemi hanno i loro lati deboli: il nostro come quelli degli altri. Ma per rinunziare al nostro bisognerebbe che ce se ne proponesse uno che abbia meno inconvenienti.
      Tutto č relativo. Noi siamo anarchici perchč l'Anarchia, nel senso che noi diamo alla parola, ci pare la migliore soluzione del problema sociale. Se MERLINO conosce qualche cosa di meglio, ce lo insegni subito.
     
     
      MERLINO
     
      CONTRASTO PERSONALE
     
      Nota secca di MERLINO apparsa sull'Agitazione del 30 dicembre 1897.
      Credevo che, non fosse che per l'amicizia che ci lega, MALATESTA e io avessimo potuto polemizzare senza darci del farabutto e del mascalzone l'uno all'altro.


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Anarchismo e democrazia
Soluzione anarchica e soluzione democratica del problema della libertą in una societą socialista
di Errico Malatesta - Francesco Saverio Merlino
pagine 122

   





Anarchia Agitazione