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      E ad ogni passo, ad ogni epoca, corrisponde un maggior grado di unità a cui corrisponde, religione di quello stadio di quell'epoca, un'idea, una parola, tribú, patria, chiesa, nazione, Umanità.
      E l'autorità dell'individuo o singulo, o collettivo, che possiede la forza di attuare quell'idea del suo tempo, fu ed è chiamata — ed è veramente — santa, derivata da Dio, così divi furono chiamati li eroi, poi i Cesari, poi l'autorità dei papi, poi quella dei re, ed ora quella del popolo.
      E venendo all'applicazione politica noi siamo Unitarii, perché le unità nazionali ci sembrano la méta verso cui Dio agita la presente Europa. Questa tendenza si rivela troppo potentemente nei movimenti dell'Ungheria, della Polonia, dell'Italia. E dicendo unità noi intendiamo naturalmente dire anche indipendenza, giacché senza di questa non può esistere unità nazionale.
      Noi siamo democratici, perché esaminiamo una ad una le monarchie, e ci pare che la vita si sia ritirata da loro, perché già da lungo la loro missione è compita, e Dio ha versato sulle moltitudini il crisma che già altre volte si versava dai preti sulla fronte dei re, vero è che un ultimo esperimento fu tentato a' nostri giorni in presso che tutte le colte nazioni, di galvanizzare cioè il cadavere ravvicinandolo al principio democratico; ma come doveva accadere, l'esperimento è fallito in tutta Europa, e il vivo fu per morire nel pestifero contatto, e il cadavere è rimasto cadavere, però non ci pare che resti altro da fare a questo proposito, sí per ragioni di pietà, che per ragioni di sanità pubblica, che seppellire i morti, e passar oltre.


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Pagine politiche
di Goffredo Mameli
pagine 67

   





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