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      Tale ci pare quella della sovranità popolare, la quale si traduce nella pratica nella parola «Assemblea Costituente» Italiana. Noi diciamo che il principio della sovranità popolare è generalmente accettato da tutti i partiti giacché oramai il diritto divino ha perduto totalmente il credito e gli scrittori monarchici non si difendono dal partito contrario che sostenendo la monarchia essere il governo voluto dalla maggiorità del popolo — noi non discutiamo sulla verità dell'ipotesi, ma notiamo solo ch'essi invocando un tacito mandato popolare ammettono implicitamente il principio della sovranità popolare, principio che hanno comune coi repubblicani giacché questi ne fanno primo, anzi unico dogma delle loro credenze politiche.
      Cosicché la parola «Assemblea Costituente» ci par l'unico grido politico che possa sollevarsi nella guerra lombarda senza tradire la causa italiana, senza offendere nessun partito d'opinioni coscienziosamente sentite.
      Frattanto il paese dovrebbe esser governato da giunte d'insurrezioni le quali si occupassero esclusivamente di combattere il piú efficacemente possibile l'armata austriaca. Tale maniera di governo ha inoltre il vantaggio di essere la meglio acconcia a promuovere e condurre la guerra d'insurrezione, guerra che assalendo il nemico non in un punto solo, ma su molti, esige molti centri di azione. Il popolo divori coll'insurrezione i suoi nemici, e decida delle sue sorti colla «Costituente».
     
      L'INSURREZIONE ORA È UN FATTO!(9)
     
      Italiani! La misura è colma, l'ora è suonata, su, in nome di Dio e del popolo!


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Pagine politiche
di Goffredo Mameli
pagine 67

   





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