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      Il Governo e il Popolo debbono sentire quali doveri imponga la via in cui si son posti, ché il levare la bandiera italiana, e non saperla difendere sarebbe un sacrilegio, ché la debolezza darebbe audacia all'esitante diplomazia.
      Proclamata la Costituente convien provvedere alla Guerra, giacché ripetiamo: «Guerra e Costituente» sono termini, inseparabili.
     
      IL CRISTIANESIMO E LO SVILUPPO DEMOCRATICO DEL POPOLO(14)
     
      Nel '93 a' tempi della prima rivoluzione di Francia fu vista un'opera di rovina: era una rabbia di distruggere quanto esisteva: pareva che il popolo, appena si sentí le mani libere, non avesse altro in anima che di cancellare dalla superficie della terra quanto gli ricordava il passato, perché ogni cosa lo richiamava a memorie di vergogna e di dolore: la tirannide e la superstizione avevano contaminato siffattamente ogni cosa che anche quanto v'è di piú santo appariva coperto, per cosí dire, da un lurido velo, e il popolo non sapeva penetrare tant'oltre da dividere la verità dall'ipocrisia degli uomini.
      La rivoluzione del '93 avea per missione di rovinar tutto, perché l'avvenire, su quel terreno sgombro, potesse fabbricare il nuovo edificio. Dicemmo rovinar tutto, e diciamo male. La verità resta, e le grandi tradizione del passato, rimasero retaggio dell'umanità.
      La rivoluzione del '48 è invece opera di vita e di creazione. È una nuova èra che, accrescendole delle rivelazioni del presente, rispetta e conserva tutte le verità del passato. Nel '93 fu pubblicamente manomessa l'immagine del Cristo, nel '48 la Repubblica s'iniziò in Francia sotto l'immagine del Crocifisso.


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Pagine politiche
di Goffredo Mameli
pagine 67

   





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