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      Non era questa una buona ragione perché li trascurassi io, a mente riposata e per deliberato proposito. I segni ortografici sempre dànno rilievo, spesso restituiscono il senso smarrito al periodo. Sono come le giunture e le articolazioni nel corpo umano, che al ceder di quelle si accascia facilmente e si sforma.
      Altre cose che occorra sapere intorno a questa pubblicazione, si leggeranno nelle note apposte via via ad ogni componimento.
     
      A. G. B.
      AI GIOVANI
     
      Ne pleurez pas ceux qui sont morts, ne plaignez pas ceux qui vont encore mourir. Ils payent leur dette. Ils valent mieux que ceux qui les égorgent. Donc ils sont plus heureux... Ah, ce n'est pas sur les martyrs qu'il faudrait pleurer; c'est sur les bourreaux(19).
      GEORGE SAND.
     
      Le poche pagine ch'io prefiggo ai versi di GOFFREDO MAMELI non sono una biografia. Io non ho dati per farla; né, se li avessi, l'animo mi reggerebbe al lavoro freddo anatomico di snudare un affetto o desumere un'opinione, esaminando lettere o interrogando parenti ed amici; per me, per quei che lo conobbero e l'amarono, la ferita è troppo recente. Sono ricordo d'un amore che non morrà, vincolo tra un'anima che soffre e combatte, e un'anima che ha trionfato, mandato dall'esiglio ai giovani d'Italia perché non dimentichino qual sangue si versava in Roma per la loro fede e si confortino nel loro momenti di dubbio, pensando agli angioli che stanno fra Dio e l'Italia e pregano costanza agli apostoli e rapida vittoria alla patria. Rammento le brevi parole ch'io scriveva ai giovani sei anni addietro raccomandando la memoria di un altro amico, di Carlo Bini.


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Scritti editi ed inediti
di Goffredo Mameli
Tipogr. Istituto Sordomuti
1902 pagine 446

   





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