Pagina (233/446)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Essi riguardarono la lettera del Mazzini come s'ella trattasse una questione puramente religiosa. Ora, risulta dal contesto del lavoro, ed egli lo dice chiaramente, non parlare né voler parlare di religione, o, a dir meglio, non riguardarla che nella sua applicazione sociale e politica.. Onde, ridotta la questione a questi termini, se vi è alcuno d'irreligioso, è chi tenta ringrettire la parola del Cristo, dissimulando, o negandola, la virtualità di tale applicazione. Se vi è alcuno d'irriverente, verso Pio IX, è chi trova disadatta la lettera del Mazzini, perché ciò equivale a dire Pio IX incapace della Santa Missione.
      E veramente, il dirgli "siate credente", siate cristiano politicamente, è un dirgli: siate il Bonaparte delle intelligenze; siate, dopo Cristo, il piú grande di diciannove secoli. Per poco che si contempli la storia dei varii governi, è impossibile, e sarebbe empio il dire, che in essi entri menomamente come elemento il principio cristiano. Né si dica "egli vi era, ma spariva alla vista, perché l'occhio non scerne la perla sotto l'onda sconvolta dalla tempesta". Guardate nella storia questi governi, anche nel loro stato ordinario, o, a dir meglio, straordinario, quando non sono dagli interessi trascinati al delitto, e vedrete che il principio cristiano non vi è. Guardate nel fondo, anche quando l'onda è tranquilla, e vedrete che la perla non vi è; non vi è che fango. Eppure, i governi son quelli che possono piú potentemente, piú efficacemente sulle società; e solo infondendosi in essi, il Vero può scorrere come sangue nelle vene dell'umanità e informarne la vita.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Scritti editi ed inediti
di Goffredo Mameli
Tipogr. Istituto Sordomuti
1902 pagine 446

   





Mazzini Cristo Pio IX Mazzini Pio IX Santa Missione Bonaparte Cristo Vero