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      A tale scopo i sottoscritti propongono ai loro concittadini di fondare l'Associazione per la libera Indipendenza Italiana. Essi credettero non disutile stendere il seguente statuto, che servirà di regola nelle prime adunanze; giacché nol presentano all'Associazione che qual semplice proposizione da discutersi, modificarsi, cangiarsi, come parrà meglio alla maggioranza de' soci.
      L'Italia salvi l'Italia!
      PER UN GIORNALE GENOVESE(171)
     
      Il presente Giornale comincia una nuova vita: la comincia in tempi dolorosi per delusioni amare, maturate dalla tristizie di alcuni, e dall'errore di molti. Dall'una parte il secolare nemico, rinvigorito di forze, e d'ardire per una facile conquista; dall'altra la Nazione, che, destata da poco, dopo un letargo di secoli, sente inaridirsi sulla fronte i fiori di che s'era coronata, ed interrompe ad un tratto il canto della vittoria; perocché, dopo aver faticosamente percorsa una lunga via, ricercando il secreto dell'avvenire, si trova d'innanzi un sepolcro. Le avevano detto che quivi era la vita, e invece vi era la morte.
      E gli uomini che hanno sin qui diretto il movimento, sono obbligati da una miserabile vanità a predicare lo sconforto giacché, dovendo pure in qualche modo spiegare il mal esito delle cose nostre, amano meglio ascriverlo all'impotenza della Nazione, che alla stoltezza loro! E ciò senza parlar di coloro, i quali durano per interesse nella via che hanno impresa. Costoro, a qualsiasi opinione, a qualsiasi partito appartengano, ne rappresentano la feccia, e sono di per sé sprezzabilmente deboli.


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Scritti editi ed inediti
di Goffredo Mameli
Tipogr. Istituto Sordomuti
1902 pagine 446

   





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