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      Ora l'esperienza ha rettificato le idee, e alla parola "Concessioni" successe, negli evviva popolari, l'altra "Assemblea Costituente Italiana", sublime applicazione del principio unitario, che pochi mesi sono, bandita nell'Italia del Popolo, eccitava lo scherno de' "pratici", e che ora perseguita le delicate orecchie dei "moderati", sin nel loro santuario federalista, ed è imposta al governo Toscano dalla voce dell'illustre Montanelli e dal volere del popolo, come speriamo che la forza dell'opinione la imporrà tosto agli altri governi della Penisola.
      Del miglior esito militare ci affida la presenza tra noi di un uomo caro all'Italia, per averle in dolorosi tempi gittato dall'altra sponda dell'Oceano un fiore di gloria sulla fronte solcata dalla vergogna; Giuseppe Garibaldi. La fiducia nei capi, che è il piú in ogni maniera di guerra, è il tutto nei corpi franchi, elemento principale nella guerra d'insurrezione.
      Tali corpi, generalmente terribili per molestare il nemico, tagliargli le comunicazioni, privarlo di vettovaglie, obbligarlo a muoversi in forti masse in ogni menoma circostanza, o a rimanersi chiuso nei proprii accampamenti come in una piazza assediata, generalmente, conviene pur confessarlo, per mancanza d'un'autorità capace ad aumentarne le forze in azione armonica e concorde, riescono per lo più insufficienti ad ottenere risultati decisivi. Ma qual nome meglio di quello del Garibaldi, o si consideri sotto l'aspetto militare o sotto il politico, potrebbe avere influenza bastevole per ridurre in un tutto morale queste forze tendenti ad agire disgregate e scomposte?


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Scritti editi ed inediti
di Goffredo Mameli
Tipogr. Istituto Sordomuti
1902 pagine 446

   





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