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      Amate il vostroGIUSEPPE
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      IX.
     
      GARIBALDI E MAMELI.
     
      Le seguenti lettere del generale Garibaldi alla marchesa Adele Zoagli nei Mameli, mostrano qual conto facesse del suo giovine amico e commilitone l'Eroe italiano. Si accenna nella prima d'esse ad uno scritto che Giuseppe Garibaldi aveva dedicato alla memoria di Goffredo, scritto destinato alla stampa e non pubblicato, che l'autore non disperava di rintracciare. Riuscite, al primo tratto, infruttuose le indagini sue, il Generale, che dalla veneranda madre di Goffredo aveva avuto in dono un esemplare dei versi e un ritratto del figlio (certamente ricavato dal dagherrotipo del 1848 che unico ne conservò le sembianze) supplí alla presunta perdita dello scritto desiderato con un ricordo della giornata di Villa Corsini, che riuscisse in qualche modo a conforto dell'inconsolabile dolore materno.
     
      Genova, 19 Maggio 1854.
      Stimatissima Signora
     
      Abbenché non scrittore, io aveva scritto qualche cosa, circa al nostro caro ed incomparabile Goffredo, e dall'esilio io aveva inviato ai miei amici il manoscritto, acciò fosse stampato e non lo fu. Credo il mio amico Gabriele Camozzi si trovi ora in possesso di ciò, e lo pregherò di porgerglielo, acciò Lei ne disponga a suo piacimento.
      Io amo Lei, signora, siccome Madre e Sposa di chi tanto onorò ed onora la nostra terra, ed amai, come chiunque lo avvicinava, quel suo figlio, portento straordinario di valore e di sapienza molto superiore all'età sua. Chiedo essermi benefica della gentile Sua amicizia; e comandi il Suo servitore


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Scritti editi ed inediti
di Goffredo Mameli
Tipogr. Istituto Sordomuti
1902 pagine 446

   





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