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      Stupisco qualora a memoria mi torna che a' tempi del famoso Guicciardino sì fatta rarità era di qualche esemplare di Dante, di note arricchito, o di comento, che non bastò a trovarne uno nella vastissima provincia, di cui era egli governatore, l'autorità è lo sforzo di lui stesso; e che per tutto questo cotanto fiorì allora la lingua nostra, che non mai più. Disanima forse alcuno, uditori, in vece di dar coraggio, l'abbondanza de' grammatici nostri, nel presentarsi alla fantasia uno stuolo luminosissimo di venerandi soggetti, che o regolarono od illustrarono l'idioma stesso, quali sono un cardinal Bembo, un cavalier Salviati, un monsignor della Casa, un Benedetto Varchi, un Pier Vettori, un Buommattei, finalmente, un Menzini, un Dati, un Salvini? Ma questi tutti facilitaronla anzi a dismisura, appianando ciò che di arduo aver sembrava questa materia; dimodochè nulla più vi vuole oggi, a diventar com'egli furono, che il mettere in pratica alcuni pochi precetti da loro stessi ad agevole metodo ridotti, i quali in altre adunanze porremo a parte a parte in veduta; nulla più che lo scansare giudiciosamente alcuni falli: e ciò sarà frutto di una considerata lettura de' nostri buoni autori, e di quel bello continuato esercizio di comporre, che in questo studiosissimo Ateneo tuttora fiorisce; per le cui lodi così ora risorgesse il mio favellare, come ogni maggior facondia mi verrebbe in acconcio.
      Nè si credesse alcuno già che l'applicazione, che ognun di noi dee avere ad oggetto di conseguire quel bene che, siccome si disse, la natura a noi singolarmente ha largito, e di schivare nello stesso tempo l'ignominiosa taccia che poc'anzi andammo divisando; che quest'applicazione, dico, servisse a noi d'impedimento, o ne divertisse, e allontanasse dall'acquisto glorioso delle scienze più illustri, a cui voi principalmente il sublime volo dei vostri bene addisciplinati intelletti innalzate; poichè l'ingegno umano, se si risguarda ad esso, è troppo più capace che non pensiamo; e per l'altra parte le materie da sapersi sono talmente fra loro collegate, e commesse, che, siccome un dottissimo spirito di questa patria pronunziò, mal può l'una materia dall'altra senza sconcerto distaccarsi.


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Lezioni di lingua toscana
di Domenico Maria Manni
Editore Silvestri Milano
1824 pagine 179

   





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