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      Nei quali casi si suol frapporre leggiadramente il pronome tra la preposizione e il sustantivo, siccome abbiamo veduto.
      Io poi, alla maniera di colui, che altrui guida, ove cader potrebbe tra via mostrerei, gioventù studiosissima, di vostra naturale bastevole possa diffidare, se ove pericolo non è, non vi lasciassi andar soli; e ciò intendo del rimanente de' pronomi, che l'uso a sufficienza v'insegna, mentre io m'assicuro che in essi giammai da voi il dritto sentiero non sia smarrito.
     
     
      LEZIONE SETTIMADel Verbo.
     
      INCOMINCIO a favellare di quella parte dell' Orazione, che declinabile è per modi e per tempi, del verbo, vale a dire; e favello a persone che ben sanno quel che egli sia; talchè lasciar io debba la sua inutile etimologia ad altri, non so s'io dica, o più saggi, o più ingegnosi, i quali andrannola derivando da tante, e sì strane cose, quante e quali son quelle che il Buommattei, sull'orme degli etimologisti più antichi, con rincrescerele lunghezza va ricordando. Parlo io pertanto a chi sì fatte cose ridurre a memoria è soverchio; perlochè a sazietà mi sembrerà di dire, se tralasciate del verbo le altre passioni, o si voglian dire accidenti, dimostrerò solamente dello stesso verbo le coniugazioni ed i tempi. Minore adunque per me fia la briga, men noiosa per chi ode sarà l'attenzione, non avendo mai io reputato buon consiglio quello di chi, facendo dannoso gitto del tempo, lo fa eziandio consumare inutilmente altrui, nulla riflettendo, cheIl perder tempo a chi più sa, più spiace.


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Lezioni di lingua toscana
di Domenico Maria Manni
Editore Silvestri Milano
1824 pagine 179

   





Verbo Orazione Buommattei