Pagina (108/179)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      L'indicativo modo, che dimostrativo meglio si direbbe, ha presso di noi, al parer de' grammatici, otto tempi, o, per parlare propriamente, tre tempi, e cinque affezioni di essi.
      Il presente, quale è Io amo.
      Il pendente, che accenna il principio, e non già il fine di un'azione, siccome Io amava.
      Il passato determinato, che un fatto dimostra di poco tempo, come Io ho amato.
      L'indeterminato, che accenna fatto di qualche tempo, siccome Io amai.
      Il trapassato imperfetto, indicante quel che già da noi si faceva: Io aveva amato.
      Il perfetto, quel che già si fece, come Io ebbi amato.
      Il futuro imperfetto, quel che si promette di fare, qualmente: Io amerò,
      Il futuro imperfetto finalmente indica ciò che ad un tal tempo sarà seguíto, qual si è Io avrò amato.
      Tacciansi i tempi dell'imperativo, o sia comandativo, e sì dell'infinito, poichè quegli stessi, sono che hanno i Latini, nè più nè meno.
      Non quei già dell'ottativo o desiderativo, ove noi abbiamo sul bel primo due presenti.
      L'uno perfetto, che dimostra voglia ardentissima di fare, come Oh se io amassi!
      L'altro imperfetto, che accenna desio di fare a suo tempo, se possibil fosse, qualmente è Io amerei.
      Due passati abbiamo, l'un de' quali, determinato essendo, mostra, desiderio, d'aver fatto a tal tempo, Dio voglia ch'io abbia amato. Pur ch'io abbia sentito.
      L'altro indeterminato, come Avrei fatto, ma non potetti.
      Un futuro in fine, come i Latini hanno, ed è Dio voglia ch'io ami.
      Il congiuntivo o soggiuntivo ritrova bellamente tutti i suoi tempi in quelli detti di sopra, appoggiato sempre ad alcuna particella di condizione; come per esempio, Conciossiachè, Quantunque, Benchè, e simili.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lezioni di lingua toscana
di Domenico Maria Manni
Editore Silvestri Milano
1824 pagine 179

   





Latini Dio Avrei Latini Dio