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      Con basso plebeo parlare Janco Fiore pone Salabaetto nel bagno; e con magnifiche grandiose maniere di dire, risponde Ruggieri al Re di Spagna. La scelta però di queste appartiene assolutamente all'arte del dire, che investigatrice e giudice è di quelle forme; che per lo genere propostosi più sono acconce. Dietro alle due divisate cose, ne viene l'espressione aperta dei termini, che usiamo, aiutata e corretta, ed aggrandita a maraviglia dagli epiteti, e, per replicare il già detto altra volta, dagli avverbi ottima ed abbondevole guernigione di nostra lingua.
      Ma per venire più dappresso a ragionar del periodo toscano, mirabil trovamento del gran Boccaccio, cui egli prese certamente dall'aria e dalla foggia dei periodi latini, come colui che la Genealogia degli Dei, ed altre sue opere in quel linguaggio avea composte, necessarissima condizione di esso si scorge essere l'ordine, il quale si richiede non punto meno nelle parti del favellar nostro, che nel tutto. Laonde, quanto alle parti, aver si vuole da noi avvertenza di servare in esse l'ordine naturale, ponendo, per così dire, prima il dì, e poi la notte, e, quanto al tutto, avendo l'occhio che disposte si truovino le parti, giusta il buon ordine della sentenza, non per via di salti, come alcuni malaccortamente fanno; che tali sarebbero, quand'uno, per esemplo, di queste ben disposte parole del Petrarca:
      . . . . . . . . . . Vostre voglie diviseGuastan del mondo la più bella parte,
      ne perturbasse l'ordine, come appresso alcune straniere nazioni usa, in questa foggia:


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Lezioni di lingua toscana
di Domenico Maria Manni
Editore Silvestri Milano
1824 pagine 179

   





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