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      Non dissimili erano le novelle che Cornelio Mamula, ritornato già dalla provincia, riferiva al senato: lo stato delle cose esservi in pericolo; guerra e ribellione nel cuore di tutti; Quinto Mucio Scevola, sottentrato pretore, fin dal primo suo giungere infermato, per lungo tempo inetto essere a governar la guerra; l'esercito istesso, quanto bastevole per contenere una provincia pacifica, altrettanto fiacco per resistere ad una vasta sollevazione. Decretarono dunque i padri: Quinto Fulvio Flacco arrolasse cinquemila fanti, quattrocento cavalli; al più presto il meglio ne curasse la spedizione in Sardegna ed affidasse il governo a chi parrebbe più acconcio, fino a quando Mucio si riavesse. Sembrò che nissuno in Roma fosse per tal fazione di portata eguale a Tito Manlio Torquato, il quale nel suo consolato avea già altra volta debellato i Sardi, e il cui nome dovea per tal motivo esser più temuto agli isolani; al medesimo addunque diedero l'incarico di comprimere quella sommossa, la quale, per la sua stessa importanza e per l'impiglio delle altre tristi vicende della repubblica col quale raggruppavasi, gravi timori destava in Roma [140] .
      Ben può a tal punto ammirarsi quella ferrea perseveranza d'animo colla quale i Romani padroneggiarono gli avvenimenti tutti che da varie bande gli incalzavano, e che annientato avrieno qualunque popolo anche più prode se meno costante. In tanta strettezza ed afflizione di cose, mentre già della loro stessa Italia dubitavano, mentre il nemico colla spada alla strozza, come spiegasi Floro [141] , stava loro sopra per la Campania tutta e per la Puglia, l'Africa oramai scambiando coll'Italia, ardirono nullameno a tutto ed a tutti li più distanti luoghi far provvisione; ed al tempo stesso che l'oste punica fronteggiavano sulle loro terre, non diffidavano punto di portare le loro armi nella Sicilia, nelle Spagne e nella Sardegna [142] . A questa frattanto avean già indirizzate le lor forze anche i Cartaginesi, sotto il comando di Asdrubale: ma la fortuna della navigazione non fu propizia, avendo una furiosa burrasca travagliato la flotta, che dalla violenza delle onde portata fu ad incagliare nelle isole Baleari, onde tra per lo deviamento e per lo tempo impiegato nel ristorare il navilio, la flotta di Manlio ebbe l'avvantaggio di prevenirne l'arrivo [143] .


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





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