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      Sappi, diceagli, non aver noi ricevuto dai provinciali non solo i foraggi e le altre somministrazioni dalla legge Giulia attribuiteci, ma neppure le legna: quattro letti e semplice alloggiamento ebbimo a richiedere, ed in molti luoghi anche all'ospizio abbiamo rinunciato, contentandoci del nostro padiglione. Affé di Dio ricompariscono al nostro arrivo la giustizia, la continenza e la benignità del tuo Cicerone".
      La legge Giulia da Cicerone rammentata quella fu che per abolire gli arbitrii sì facili ad esser introdotti in queste gravose riscossioni, determinato avea le cose tutte dovute dai provinciali. Ottaviano Augusto nel progresso stabilì che a vece degli oggetti soliti prestarsi ai presidi pei viaggi ed alloggiamenti una fissa somma di danaio loro venisse corrisposta [335] . Facendosi poscia maggiori gli abusi, Alessandro Severo nuove spiegazioni ebbe a fare di quanto agli stessi presidi somministrar si dovesse, decretando con specifico ragguaglio il limite di ciascheduna prestazione [336] .
      Dopo la diversa forma data da Costantino Magno all'amministrazione delle provincie, la mutazione principale che nella maniera di governo della Sardegna sia stata introdotta quella si è, già sopra riferita, della diretta dipendenza dei presidi dell'isola dal prefetto pretorio dell'Italia, il quale per una vicenda notevole, non più capitano delle guardie imperiali o duce delle legioni più scelte, ma pacifico depositario era diventato della civile autorità. Stabilito allora un diverso ordinamento di cariche e di onori, e destinati a regger le provincie più o meno importanti o favorite officiali fregiati di vari titoli, che vicari, rettori, consolari, correttori e presidi si chiamavano, venne la Sardegna, come scrissi altrove, assoggettata al governo d'un preside: ed a questo il titolo concedevasi di chiarissimo, di uomo perfettissimo, di tua gravità, di tua sincerità [337] ; quasi come non si potesse abbandonare la prisca semplicità, senza che la novella maniera fosse tosto governata da quella leggierezza che fé nei tempi posteriori sopravanzare ogni temperamento; non bastando oramai alle persone collocate nei gradi umili della società la qualificazione di illustri, che fregiava nei tempi medesimi di Costantino i consoli dell'impero.


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





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