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      Dopo aver perciò dichiarato i rispetti di dipendenza dei duci dal prefetto pretorio dell'Africa [553 ] ed i casi delle dirette relazioni da farsi dagli officiali allo stesso imperatore [554] , imprese a determinare con fissa tassazione gli emolumenti di ciascheduno; specificando fra gli altri gli assegnamenti dovuti al duce della Sardegna, chiamato colle formole cancelleresche d'allora uomo chiarissimo, ed ai di lui ministri [555] . Nelle quali ordinazioni tal è la minutezza delle spiegazioni e la severità delle pene contro alle trasgressioni anche lievi, che argomento se ne trae certissimo per giudicare dell'attenzione con cui dalle rive lontane del Bosforo si vegghiava da quell'imperatore sulla tranquillità delle provincie dell'Occidente. E se la storia avesse a noi tramandato più ampie memorie, forse maggiori motivi noi avremmo di valutare il politico accorgimento con cui si pose mente allora a careggiare i novelli sudditi ed a far loro gustare il benefizio della distrutta signoria dei Vandali. Ma nei monumenti di quel tempo non altro cenno si trova dei provvedimenti di Giustiniano in Sardegna, eccetto dell'avervi egli fatto cingere di mura la città di Foro Traiano [556] .
      Affine di sopperire a questa mancanza di notizie ulteriori degli ordinamenti di Giustiniano indirizzati al bene dell'isola, mi giova lo scegliere qui fra li tanti ricordi che il suo codice ne lasciò della di lui politica avvedutezza nell'amministrazione di tutto quel vasto imperio, un atto della di lui autorità, dal quale colle altre provincie la Sardegna eziandio ebbe a ritrarre o grande conforto, o grande fiducia almeno di miglioramento delle sue sorti.


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





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