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      Un argomento indubitato di tale differenza si ha nel paragone de' luoghi abitati nel primo, spopolati nel secondo periodo di tempo. I monumenti più antichi della novella dominazione, e specialmente i diplomi delle concessioni feudali a larga mano profuse dai sovrani d'Aragona, contengono la menzione di un numero stragrande di ville già popolate in quel primo incominciare della signoria, le quali disertate poscia in età diverse, presentano un tristissimo quadro di desolamento. Le notizie accumulate dagli scrittori nazionali onde serbare il nome di tante altre castella e ville atterrate, dimostrano eziandio che in questo rispetto le sorti dell'isola traboccarono sempre più sinistramente come si avanzarono i tempi del novello dominio. Perciò siccome vidimo fino dal primo sorgere del governo dei giudici moltiplicati li seggi vescovili, così ne vedremo, nell'inoltrarci nelle seguenti vicende dell'isola, menomato il numero. E la ragione ancora ci fia allora manifesta di tanta diversità; poiché oltre alle pestilenze che travagliarono la Sardegna nelle età succedute, anche la guerra, la quale avea rispettato quasi sempre nel governo dei giudici la quiete de' popoli situati nella parte interna dell'isola, mentre che le sorti delle due repubbliche dominatrici agitavansi sui mari o nelle terre litorali, imperversò poscia nelle mediterranee ed involvette nei suoi disastri le provincie le più fiorenti e popolose. Non dee pertanto recar meraviglia se tanta essendo la traccia di esterminio che la superficie dell'isola presenta dopo il governo aragonese, di gran lunga più appagante mostrisi il giudizio che conviene portare dei tempi che lo precedettero [930] ; quantunque per altri riguardi la fortuna dei popoli sia stata in tali tempi più malaugurosa.


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





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