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      Per la qual cosa riserbandomi a toccare di ciò alloraquando giungerò colla narrazione a quel tempo, dirò qui solamente esser stati chiamati da don Pietro in tal congiuntura i baroni aragonesi e catalani trovatisi presenti, i prelati e gentiluomini dell'isola, ed i rappresentanti delle città e ville [1020] .
      Fu fra gli altri convocato il massimo degli ottimati sardi, il giudice d'Arborea. Ma sia che ripugnasse all'altezza del suo temperamento la personale sommessione; sia che ripugnasse al suo cuore, in quel momento specialmente di una pacificazione poco sincera, il rimirare nel viso un principe già amico suo, il quale avea accarezzato con ogni maniera di favori la di lui giovinezza, ricusò egli di presentarsi al parlamento. Condiscese solamente ad inviare la consorte ed il figliuolo Ugone per far riverenza al re. E quando ebbe a trattare delle condizioni di guarentigia per la loro sicurtà, ei si governò con quella autorità di contegno e dignità di forme che usasi fra i sovrani. Il re pertanto, conoscendo che il momento non era ancora opportuno a far risentimento palese, andava a rilento. E mentre per mezzo dei suoi messaggieri ascoltava le proposizioni che il giudice gli faceva per l'impresa di Corsica, premunivasi pure contro alle future vicende; e rinforzava le guarnigioni del Logodoro nominando governatore della provincia don Bernardo di Cruillas, e capitano della gente di guerra in Alghero Pietro Ximenes [1021] .
      Ed in effetto ambigua manifestavasi sempre l'intenzione di Mariano; dacché né licenziava le sue squadre, né abbandonava secondo i patti le castella di Monteferro e di Marmilla.


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





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