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      Ciò nonostante è d'uopo credere che verace essa fosse; poiché il sovrano non interpose difficoltà ad acconsentire alla richiesta, fermando per condizione sola delle straordinarie congreghe la riunione entro il castello di Cagliari, e la presenza di uno dei governatori del regno e del regio procuratore. Anzi dal re vennesi a tale, che stimò di dover concedere allo stamento militare, mostratosi in tal circostanza il più zelante, la facoltà di potere colle stesse condizioni adunarsi separatamente dagli altri due stamenti, abbenché parlamento generale non si congregasse [1167] .
      Molti altri provvedimenti diede don Alfonso sulle richieste dei due messaggieri, dai quali accettò pure l'esibizione di uno straordinario donativo [1168] . Ma due specialmente sono quelli che richiamar debbono l'attenzione: la concessione d'un privilegio perpetuo per l'osservanza dei capitoli delle corti colla promessa della prestazione del giuramento da farsi a tal uopo da ciascun sovrano alla presenza dei messaggieri del regno [1169] ; ed il giuramento eguale cui sottopose il viceré e gli altri ministri regii, creando un tribunale per giudicare delle violazioni di tali obblighi ed ampliando le antiche ordinazioni sui giudizi solenni di sindacato, nei quali lo stesso viceré dovea prosciogliersi dalle querele dei sudditi [1170] . Il qual giudizio non pertanto non fu posto giammai in esecuzione [1171] . E così dovea essere; perciocché le cose partorite da una effervescenza soverchia di zelo non hanno vita; e ciascuno moderatamente pensando conosce elemento essenziale del governo essere la dignità di colui per mano del quale passano i sovrani provvedimenti; vilipendersi la maestà del soglio abbassando periodicamente quella del rappresentante del re; giudice solo dei supremi governanti esser il sovrano; ai sudditi giovare di rado un giudizio intentato contro a chi deve abbandonare nello scadere della sua carica quel comando e quel soggiorno; esser aperto in ogni tempo l'espediente del ricorso al monarca, e con pro maggiore pei fatti recenti che per gli obbliati.


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





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