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      Morto alcuni anni dopo don Álvaro, e succedutogli dopo la breve presidenza di don Girolamo di Aragall, il nuovo viceré don Giovanni Coloma, congregò questo il parlamento [1266] ; del quale tre sole memorie si ponno raccorre da uno storico: il divieto cioè del rappresentarsi nelle corti con altrui mandato un numero di voti maggiore di quattro [1267] ; la tenuta periodica in ciascheduna settimana nelle città del regno di un mercato libero di derrate [1268] ; e l'ottenuta dichiarazione del diritto spettante alla Reale Udienza di continuare i suoi uffizi e l'esercizio della suprema podestà in unione del governatore della provincia ogni qual volta per morte, o per assenza venisse a mancare nell'isola il viceré [1269] .
      Ebbe quindi per due volte il comando generale del regno don Michele di Moncada [1270] ; e gli toccò il dispiacere di veder serpeggiare nella città di Alghero una orribile pestilenza; della quale il dottore fisico Quinto Tiberio Angelerio, coraggioso oppugnatore di quel male, lasciò ampia memoria in un testo a penna assai pregievole per le dottrine contenutevi e per la vivacità dello stile, con cui in lingua latina descrisse gli orridi effetti di quel morbo, e le cure da lui adoperate ed i mezzi avuti di salvamento [1271] . Toccò pure allo stesso viceré l'incarico di congregare l'assemblea ordinaria delle corti [1272] ; nella quale fra le altre dimande presentate al sovrano rimasero più meritevoli di esser notate: la richiesta fatta acciò si ordinasse in ciascuna città un pubblico archivio per riporvi le scritture dei notai defunti [1273] ; la creazione nelle stesse città di un maestrato di carità e di umanità, chiamato con nome corrispondente al suo istituto, padre di orfani [1274] ; e la maniera immaginata affinché nella mancanza di una pubblica università di studi per le scienze maggiori, potessero anche coloro ai quali era impedito per le domestiche circostanze il portarsi in altre regioni, giovarsi nella patria di qualche istruzione, mediante l'obbligo allora imposto a tutti i novelli dottori in legge di ritorno da oltremare di leggere e spiegare in ciascun anno a torno in pubblica scuola l'istituta di Giustiniano [1275] .


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





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