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      E l'illustrare un traditore colle onorificenze accordate in addietro al valore militare ed alla distinzione delle virtù cittadine, non è altro che un capovolgere quel grande principio di politica saviezza pel quale allora solamente muovono dall'onore le grandi imprese, quando l'onore è incontaminato [1344] .
      Il duca di S. Germano non lasciò del suo governo altra notevole memoria che la vendicata uccisione del suo predecessore. Più scarse sono le notizie che ci rimangono del succeduto governo del marchese de los Veles. Continuato quindi il comando dal conte di S. Stefano, marchese de las Navas [1345 ] maggiore gli si presentò l'opportunità di segnare alla posterità il tempo del suo reggimento per la congrega da lui intimata delle corti periodiche del regno [1346] . Proseguì in queste corti la politica castigliana a flettere la rigidezza delle antiche massime intorno alla collazione delle prelature; e per a tempo si concedeva il desiderato privilegio ai nazionali, eccettuati li tre arcivescovadi ed il vescovado d'Alghero. Si incoraggiava il servizio dei Sardi nella marineria, mercé dell'ottenuta promessione di una considerazione più estesa a loro pro nella concessione dei posti delle galee. La stessa ragione per cui agognavano i Sardi una speciale distinzione nel servizio del navilio, facea sì che fosse incomportevole per essi il prolungato soggiorno dei soldati spagnuoli; i quali dopo la morte del marchese di Camarassa avendo fermato il piede nell'isola, ben lungi dall'inspirare ai popolani sicurtà e confidenza, erano cagione di maggiori turbazioni ed aveano grido di arrappatori e di sfrenati.


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





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