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      Ed i popolani difendendo se stessi liberavano lo stato dal dispendio delle truppe assoldate; poiché non d'altro ricompenso essi giovavansi che di poche personali franchigie, e di quel sentimento di onore che derivava dall'esser aggregati ad un corpo composto dei migliori [1388] .
      A queste truppe nazionali era propriamente commesso il servizio di guerra. Quella parte della militare sorveglianza che tende a guarentire l'interiore tranquillità dello stato col curare che i misfatti vengano impediti, o siano fermati i malfattori, esercitavasi in Sardegna dai così detti giurati delle curie per quanto ragguardava ai malefizi che offendono le persone; e dalle bande conosciute nell'isola col nome di compagnie di barrancelli per quanto dipendeva dai delitti contro alla privata proprietà. Queste compagnie, cognite già fra noi nel tempo dei giudicati [1389] , furono stabilite in ciaschedun villaggio per particolare accordo coi comuni; dal quale derivava in quelle bande l'obbligo di ricompensare di qualunque danno sopportato nelle proprietà quei popolani che di buon grado si volessero giovare della loro opera; e ciò mediante una retribuzione di cui era determinata dalle convenzioni la quantità, come lo era del pari il valsente delle indennità. Sentivano dunque quelle compagnie il bisogno di affrancarsi dall'obbligo di rifare gli altrui danni impedendoli. Ed in tal modo davasi nella Sardegna in tempi assai da noi discosti l'esempio di quelle utili società di assicurazione le quali, stabilite primieramente per la salvezza delle spedizioni di commercio, pullularono poscia in Europa ai nostri dì in tanti altri rispetti.


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





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