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      Di questi vizi io già toccai più fiate in questa scrittura; epperò affinché al pari della laude sincera sia la censura, mi resta solo con generale osservazione a notare quali siano i caratteri più lampeggianti di quei difetti.
      Questi, io penso, si possano ridurre pei tempi straordinari ad un precipitato e cieco procedere nel soddisfare ai bisogni presenti; pei tempi di calma, ad una frequente inerzia e svogliataggine nel provvedere ai bisogni futuri. Da quell'andare incontro a checchessia quando la necessità strigneva nacque lo sciupio di tutte le pubbliche entrate. Da quella trascuratezza che maggiormente si accrebbe dopoché di tanto erasi impiccolita la Sardegna di quanto erasi ingrossata la monarchia, derivò negli uffiziali della corona una maggior facilità di arbitrio; nell'andamento generale delle cose pubbliche una nociva mollezza. I monumenti del tempo ci mostrano infatti questa mollezza giunta a tal segno che mancava entro l'isola, non dirò lo stabilimento di quelle pubbliche poste che a comodo dei viaggiatori e dei trafficanti vedemmo protetto nell'imperio di Costantino [1472] ; ma quello perfino dei corrieri periodici destinati a recare da un luogo all'altro le private lettere. Mancava egualmente fra la metropoli e l'isola l'occasione di una regolare comunicazione di scritture; poiché non mai si era pensato a mantenere per tal servigio alcune saettie; e le notizie perciò delle cose del regno o non aveano altro ricapito che per lo mezzo delle navi di commercio, o per via retrograda indirizzavansi a Napoli o ad altri porti, acciò potessero pervenire in Ispagna cogli spacci degli stati italiani della monarchia [1473] . Ed acciò non paia che nel ragionare di questa politica accidia io segua ciecamente le mie opinioni, sarà opportuno che queste mie osservazioni io conforti del giudizio gravissimo dell'illustre scrittore nazionale marchese di S. Filippo, autore dell'apprezzata istoria del regno di Filippo V, della quale in altro luogo converrà fare frequente menzione.


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





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