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      Stabilivano pertanto: si leggessero dai padri della compagnia di Gesù le quattro parti della scienza divina, le tre della filosofia e la grammatica della lingua ebraica già da essi per lo avanti insegnate; altre due scuole teologiche si creassero per spiegarvi le dottrine di san Tommaso e quelle dello Scotto; alle lezioni di filosofia si aggiugnesse un'altra scuola, nella quale fossero dichiarate le opere di Aristotile; sei cattedre si aprissero per lo studio dell'istituta, delle pandette, della ragione canonica; e due per la medicina [1490] . Determinavano quindi le cose appartenenti all'istituzione dei collegi scientifici [1491] ; gli ordini degli studi e le formalità degli onori accademici [1492] ; con le altre norme spettanti alla materia. Tra le quali mi giova dar contezza di due provvedimenti tanto più notevoli, in quanto che dovendosene il pensiero ai nostri consoli, ai medesimi se ne deve ancora il pregio. Uno si è l'essersi deliberato che nelle vacanze delle cattedre si andasse a concorso per ottenerle [1493] . L'altro che i dottori innalzati alla dignità del pubblico ammaestramento non potessero esser rimossi dal loro uffizio fuorché per sentenza di giudice. Le quali cose dimostrano quale spirito di emulazione intendessero i consoli concitare fra gli studiosi facendo dipendere dal pubblico esperimento di una disputazione accademica la scelta dei cattedranti; ed in quale conto tenessero coloro che a quell'onore erano stati già destinati.
      Una nobile gara avea frattanto acceso anche i cittadini di Sassari onde stabilire entro alle loro mura un eguale studio.


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





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