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      Soccorso questo che veniva molto in acconcio, anche per sopperire alle spese allora necessarie, onde far provvisione ai bisogni non solo delle truppe del re in Italia, cui si fecero in questi anni larghe somministrazioni di frumento e civaie, ma anche del navilio inglese, che era destinato a vendicare in Corsica il favore conceduto dalla repubblica di Genova ai nimici. Per la qual cosa il viceré con arme, con munizioni, con vittuaglie e con soldatesche ancora distaccate dai presidi del regno, intendeva a sostenere in quell'isola la parte che da più anni avea rotto guerra accanita alla repubblica.
      Poche sono le cose meritevoli di ricordo che siano avvenute fra noi in questo comando del marchese di S. Giulia [1681] ; durante il quale non solo i pensieri de' governanti erano indiritti alle vicende della guerra ora tristi pel re, ora gloriose; ma il carteggio stesso fra gli antichi ed i novelli stati era più volte impedito. Altre cause contribuirono anche a far sì che questo governo fosse meno felice de' preceduti. Il segretario di stato del viceré [1682] , il quale avea già nel trattare gli affari col barone di Blonay acquistato un'entratura maggiore di ciò che comportavano la natura della sua carica e le antiche leggi dello stato, avea trapassato ogni misura nell'attrarre a sé la direzione generale delle cose, dopo che il marchese di S. Giulia avendo preso di lui illimitata confidenza, o rimettevagli la somma delle cose più importanti, o ne giudicava col solo parere di lui. Le universali querele delle immature e mal avvisate provvisioni suggerite da questo unico consigliere, giunsero agli orecchi del re; il quale con suoi spacci segreti commettea tosto separatamente al conte di Castellamonte, promosso dal governo dell'intendenza generale [1683 ] alla reggenza della reale cancelleria, ed al conte Cordara di Calamandrana, succeduto in quella prima carica al conte di Viry, certificassero scrupolosamente la condotta del segretario di stato e di alcuni altri confidenti del viceré, che aliavano di continuo intorno a lui; o perché si lusingassero di ottenerne favori; o perché loro calesse di aver l'aria di poterli conseguire; tale essendo la condizione di chi salito ad eminente grado deve quasi con pari vigilanza por mente alla realtà ed all'apparenza de' suoi atti; ed aver presente sempre nell'animo che il tramezzarsi di cotali intercessori nelle cose anche le più giuste, ove non giunge a corromperle, giunge per lo meno a screditarle.


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
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