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      La capitale in questo fare di cose era anche lieta di veder sorgere entro le sue mura una istituzione destinata ad educare nella pietà e ne' lavori più acconci alle femmine casalinghe, alcune di quelle fanciulle che restassero in fresca età prive de' loro genitori ed in disagio di domestica fortuna. Il padre Vassallo della compagnia di Gesù fu quello che animando lo zelo de' cittadini, conseguì si somministrasse con gratuite oblazioni il necessario al materiale dell'edifizio ed al sostentamento delle fanciulle. E giungeva appena al re la notizia di sì salutare opera, che accogliendola egli sotto la sua protezione, erale largo di soccorso per la pronta erezione; provvedendo ad un tempo alla durata coll'assegnamento d'annui soccorsi e col dare le regole per la direzione della nuova casa, che fu chiamata delle Orfane della Provvidenza [1698] .
      Ponevasi pure mente dal viceré a far ordinare le carte riposte nell'archivio dello stato; il quale essendo stato spogliato delle scritture più preziose dagli Spagnuoli, allorché erano in sull'andarsene, trovavasi d'allora in poi in pieno abbandono. Ma non così rendeasi il cavaliere di Valguarnera accetto a' nazionali cogli atti maggiori del suo governo, pe' quali non è bastevole il buon volere senza l'opportunità al fare, la facilità a compiere, e talvolta la fortuna a ben riescire; come erasi la sua persona ingraziata con essi per quel temperamento d'inflessibile giustizia e di benigne maniere, che quale virtù d'ogni momento attrae maggiormente a sé gli animi altrui.


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





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