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      Meglio procedeva in questi anni l'agricoltura: giacché sopra al vantaggio delle propagate novelle piantagioni, e specialmente di quelle de' gelsi, non mai come allora si diede un valido impulso allo stabilire nella maggior parte delle città e ville i così detti monti frumentari, de' quali mi toccherà in altro luogo di dare maggior contezza. Giovavasene dunque l'agricoltura; la quale veniva anche da un canto sostenuta coll'attivo traffico continuato ne' principali porti per la ricerca frequente fatta dagli stranieri delle nostre derrate; ed in ispecial modo del frumento e del sale [1702] ; e dall'altra parte era confortata per la maggior sicurezza delle private proprietà prodotta dalla riforma che dal conte di Bricherasio faceasi delle milizie paesane: poiché mentre scemavansi i ruoli di tali milizie e riducevansi a quel moderato computo che solo può lasciar luogo ad una buona scelta, anche i doveri di quei soldati dell'andar in ronda per le pubbliche vie e del prestar obbedienza alle autorità giudiziali, erano richiamati a rigorosa osservanza [1703] .
      In questa maniera il governo del conte di Bricherasio, benché poco fortunato nel risultamento delle nuove opere tentate, cadendo non pertanto in tempi ne' quali l'andamento generale delle cose era prospero [1704] , procedeva pe' nazionali con favorevoli auspizi. Non così era per la tranquillità di lui: dacché continue e talvolta animose erano le contrarietà d'opinione che lo divideano dall'intendente generale conte di Calamandrana.


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





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