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      Dovendosi pertanto curare il compimento della dotazione, dichiaravasi dal re tenuto il suo tesoro a sopperire a quella porzione di assegnamento che mancava. Restava a conseguire ciò che non dipendeva solamente dallo zelo del governo: l'elezione di abili professori; e tali che onorando col loro nome le nuove scuole e distendendone, se fosse possibile, il grido, perpetuassero fra noi quel frutto che si ricoglie nell'udire i migliori maestri. Quante difficoltà convenisse superare per toccar tal meta ciascuno lo scorge: quella dell'incontrare fra gli scienziati italiani che specialmente aveansi in mira, chi volesse abbandonare la propria sede; quella di trovar fra questi chi volesse scambiarla colla dimora in un'isola o poco nota, o cognita solamente per relazioni esagerate; nelle quali a sommar quinci il pro quindi il danno, le partite del male faceansi sempre risultare maggiori; quella dell'adeguare le pretensioni di chi disposto a passare nell'isola, poneva giustamente maggior pregio alle sue opere in ragione de' disagi ai quali s'accomodava; quella infine di non lasciarsi trarre ad inganno dalla voce sovente parziale dell'altrui dottrina; e di trarre al netto il vero dell'ingegno; e di avvisare il portamento di ciascheduno. Tutti questi punti comprese nelle faticose sue indagini l'esimio ministro. E mentre indirizzava ad ogni parte d'Italia le sue dimande per conoscere il valore delle persone che gli veniano proposte, faceasi anche a carteggiare seco loro. Con la qual cosa se otteneva di accordarsi con essi più agevolmente, accelerava anche in altro rispetto i negoziati; poiché da quell'uomo ch'egli era speditissimo nel deliberare, immutabile nel risolvere, non sì tosto avea toccato il grado a cui erasi proposto di portare la condiscendenza, resecava le vane insistenze; e senza prolissi diverbi conduceva tostamente le cose all'esser compite, o come non avvenute.


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





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