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      E qui venivasi ad esaltare fuori del dicevole le proprie forze; ed a far suonar alto quell'amor di patria, che non mai così si contamina, come da coloro che vorrebbono intorpidire nel male, anziché confessarlo. L'avveduto ministro avea molto prima posto mente a quel facile commuoversi di mali umori nelle persone che allora sedeano a scranna; e da quel saggio uomo ch'egli era avea già temperato le cose in modo che non mancasse a molti nazionali l'onore d'esser inscritti fra i novelli professori. Davasi perciò ai vecchi professori di maggior credito il governo d'alcune cattedre [1748] . Elevavansi ad altre alcuni giovani nazionali di liete speranze, addottrinati già ad ottima scuola negli studi da essi fatti nell'università di Torino [1749] . Ad altri scienziati sardi che già aveano dato buona pruova di sé o nelle scuole d'Italia, o nell'esercizio di pubblici uffizi accordavasi la preferenza sugli stranieri; solo che passassero a Torino ed ivi per qualche tempo conferissero co' più chiari professori, acciò in tal modo si conoscesse la natura delle loro opinioni scientifiche [1750] . E questi favoreggiati con ogni maniera di protezione e di conforto non penavano ad intendere quanto fosse lungi dal pensiero del ministro il non voler far uso dell'opera de' Sardi, sempre che ne tornasse buon pro. Anzi erasi tant'oltre portata la circospezione nel ferire il meno che fosse possibile i più schifiltosi, che nella elezione de' maestri stranieri niuna preferenza erasi conceduta ai sudditi degli antichi stati; ed indifferentemente da questi e dalle altre provincie d'Italia eransi chiamati i novelli professori.


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





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