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      In tal modo, avvedutosi dell'inclinazione dimostrata dal Gemelli a chiarire alcuni fatti tenebrosi dell'antica nostra storia, mettevagli tosto nell'animo la confidenza di ricevere dal governo ogni aiuto conveniente alla grande impresa, dove persistesse nel divisamento di trarre dall'obblìo in cui giacevano le prische nostre memorie. Così pregiando egli sommamente il purgato scrivere ed il retto giudizio del Berlendis, aveagli commesso il grave lavoro d'una scrittura indiritta a porre in chiara luce i vizi principali della nostra agricoltura, ed a preparare gli animi degl'isolani a pregiare la nuova legge allora meditata per istabilire sulle nostre terre sottoposte alla servitù del pascolo comune la vera proprietà e per ripartire fra i popolani le terre de' comuni. E se ambi questi scrittori distratti da diverse sollecitudini e portati per natura ad altri studi, non poterono rispondere alla fiducia del ministro in ciò di ch'erano richiesti, non perciò devono tacciarsi di tiepidezza nel giovare alla Sardegna colle loro fatiche: poiché trasferitosi dall'uno all'altro il più premuroso di quegli incarichi, faceasi tosto il Gemelli a ragunare quelle considerazioni che con acume di ragionamento e grazia di stile egli poscia esponeva nell'aurea sua opera del rifiorimento della Sardegna [1808] . Nel mentre che l'altro facendo suonare agli orecchi della gioventù sarda gli accenti della soave sua musa ed addestrandola ne' bei modi del dire; non solo era l'operatore principale del bando dato alle false maniere d'eloquenza; e dell'avvezzarsi i fanciulli a trovarla nella verità de' pensieri, non fra le frascherie de' parolai; ma col pubblicare tratto tratto le sue rime, illustrava anche ogni dì maggiormente la patria nostra; alla quale a buon diritto appartengono que' pregevoli suoi dettati, perché nostro è il tema del suo canto, nostro il pro ritrattone [1809] . Onde ben si può affermare che questi due valorosi professori tutti si spesero a vantaggio del nostro ammaestramento; e che del loro arrivo fra noi dee aversi tal grado, quale de' più lieti avvenimenti.


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





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