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      Ma punto non badando che la disfida era ingiusta e che Claudiano era innocente (tutt'altro importando la parola insano che la significazione di malsano), si mise a comporre un tramestio tale di disadatte ragioni, che se tutte dovessi analizzare, non saprei come governarmene. Dirò invece che il voler con sterili declamazioni smentire tutta l'antichità, non produce altro effetto che di toglier fede alle altre cose vere che posson narrarsi. Dirò pure che gli antichi han potuto a tutta l'isola attribuire quella maligna temperatura che in certe regioni paludose o troppo soleggiate era limitata, e non apprezzare in queste stesse regioni quel periodo di fresca stagione durante il quale impunemente vi si potea da uno straniero soggiornare. Tal è anche ai nostri tempi la Sardegna, quantunque poco popolata e perciò poco coltivata; molto più lo dovea essere ai tempi romani, quando queste due cause sussidiarie del sinistro clima non esistevano. Raffrenisi dunque la foga dello zelo soverchio che nuoce, ed invece d'incorrere la taccia di esagerata difesa, si accagionino di esagerata accusa gli scrittori romani, dai quali, ove moderatamente scritto avessero, non più pestilente sarebbesi detta la Sardegna di molte altre regioni dell'Italia istessa, che pur appartengono a provincie di felicissimo clima. O se un conforto si brama per quell'infortunio, dicasi pure che la natura, la quale tiene il conto per bilancio, non mai senza compenso lascia i favori e le disgrazie: locché in linguaggio meno astratto vuol dire che posto da parte tutto quanto nelle cause del cattivo clima può dipendere dall'opera umana, gli elementi stessi pei quali nuociono le esalazioni delle terre malsane, quelli sono che alla loro fertilità conferiscono.


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





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