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      Seguita quindi una copiosa clandestina fabbricazione di false monete di quel conio, fu necessario, per ristabilire il bilancio nelle contrattazioni, si riducesse con bando viceregio del 17 giugno 1644 il soldo di sei così detti cagliaresi a due; il mezzo soldo ad uno. Poscia con carta reale del 14 maggio 1653 si approvò il provvedimento allora dato dal visitatore del regno perché l'antico cagliarese di due denari si riducesse ad un solo. Per ragione dei monumenti rispettabili, dai quali trassi tali notizie, forse si potrebbe notare di errore la relazione di M. Carrillo (Relaçion al rey, cit., par. 7), il quale annovera fra le monete d'argento quelle da 5 reali, da 3 e da 2. Resta a notare in tal materia che la zecca nei primi tempi del governo aragonese fu continuata in Iglesias, dove la vedemmo stabilita dai Pisani. Chiariscesi ciò dall'editto del re don Pietro del 1338, esistente nel regio archivio di Cagliari, col quale si stabilisce in Cagliari la fabbricazione di nuove monete d'oro col titolo di alfonsini, ad imitazione degli alfonsini d'argento, che per comando del re D. Alfonso si coniavano in Villa Iglesias.
      [1414] Volume di carte reali ed istruzioni dal 1323 al 1419, esistente nel regio archivio di Cagliari.
      [1415] Regie istruzioni del 18 agosto 1335.
      [1416] Carta reale del 17 febbraio 1337.
      [1417] Cade in acconcio il notare in questo luogo che non alla sola ripartigione dei donativi dovuti al tesoro si facea provvisione nei parlamenti, ma a quella eziandio di altri diritti di natura diversa.


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





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