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      [1481] Regio editto del 24 giugno 1823. Manifesto dell'intendente generale del regno del 26 marzo 1824.
      [1482] Dalla copia dello strumento di fondazione esistente in questo regio archivio di corte colla data del 18 gennaio 1619, apparisce quanta fosse la religione di questo esimio prelato. Poiché essendo i capitali della dotazione fatti in gran parte coi proventi delle chiese da lui governate, volle che delle venti piazze di alunni da lui fondate dodici fossero riserbate ai diocesani d'Oristano, ed una ad un chierico del luogo di Bitti, dove l'istitutore era stato per qualche tempo parroco. A gloria di questo insigne prelato sia anche qui rammentato che egli al tempo stesso faceva un lascio di lire settantamila perché il frutto fosse annualmente convertito nel dotare donzelle orfane.
      [1483] L'ordinamento della città di Cagliari è del 27 luglio 1621. Fu poscia questo collegio accresciuto colla dotazione che l'arcivescovo Machin fece di due posti a benefizio dei suoi compatrioti di Alghero; e colle altre piazze che il governo creò a sue spese onde far fiorire uno stabilimento che rispose in ogni tempo fruttuosamente alle cure impiegate nel proteggerlo.
      [1484] Allorché si stabilirono le due università, di cui vado a parlare, i padri gesuiti oltre alle scuole inferiori teneano aperte in Cagliari quattro scuole maggiori di teologia, tre di filosofia ed una di lingua ebraica; a qual uopo erano stati dotati dalla città di lire 1.250 di annua rendita. In Sassari erano da essi rette una cattedra di filosofia, due di teologia scolastica, una dei casi di coscienza ed un'altra di sagra scrittura.


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





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