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      Ed è da notare che nel 1759 esciva ancora del regno per le provviste di foglie straniere necessarie agl'isolani una gran quantità di denaio.
      [1717] Le miniere erano state negli anni precedenti tenute in appalto dal console di Svezia Carlo Gustavo Mandel. Questo contratto fu malagurato; come lo sono sempre le convenzioni che hanno una sfera troppo ampia di opere nelle mani di persone non fornite di mezzi sufficienti per sì gran fare. Il conte Bogino nel 1764-65 riescì ad accordare le condizioni di una miglior società per quella impresa. Egli ebbe anche il vantaggio di ragunare molte esatte notizie sulla mineralogia dell'isola, per mezzo dell'uffiziale d'artiglieria Belly inviato colà nel 1760; li cui preziosi lavori possono anche oggidì esser utili a chi imprendesse di trar maggior pro di questa nostra oziosa ricchezza.
      [1718] Già intendente delle miniere e reggente la carica di primo uffiziale nella Segreteria di Guerra.
      [1719] Fu allora eletto prima intendente capo e poscia intendente generale l'avvocato Felice Cassiano Vacha, già avvocato fiscale regio; il quale per molti anni governò con senno ed attività assai commendevole le finanze del regno.
      [1720] Le istruzioni date all'intendente generale Bogino sono un capolavoro di politica saviezza; ed è difficile l'immaginare per la prosperità d'un popolo suggerimenti più saggi e più opportuni. E resti la lode dovuta all'ottimo consiglio anche dove i disegni fallirono.
      [1721] Regolamento del 30 luglio 1760.
      [1722] Per l'infelice scelta del luogo tornarono poscia a voto le ragguardevoli spese fatte attorno a quel terreno.


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





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