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      [1808] F. Gemelli, Rifiorimento della Sardegna, cit., stampata alcuni anni dopo in Torino (Briole) nel 1776, in 2 volumi in-4·; ma scritta, come l'autore stesso afferma nell'introduzione, intieramente in Sardegna; donde tratto tratto trasmetteansi al ministro le parti già compiute dell'opera per essere da lui esaminate. Il Gemelli si scostò, è vero, alquanto dal pensiero dello stesso ministro, dando un'estensione tale alle sue considerazioni, che non più si confacevano allo scopo avuto di porre quell'opera nelle mani di tutti. Ma per rispetto all'egregio lavoro ed alla fama dello scrittore, non volle permettere il conte Bogino che venisse quella scrittura ridotta a minor mole; volgendo invece per l'animo di farne quindi formare dallo stesso autore un compendio che servisse all'uso principale cui era destinata. E postoché cade qui il discorso di un'opera scritta a benefizio della nostra agricoltura, non devo tralasciar di notare come in questo stesso tempo si occupasse d'un altro lavoro che dovea molto giovarle un benemerito scrittore nazionale, don Andrea Manca dell'Arca, sassarese; il quale avendo compiuto nell'anno 1776 il suo trattato dell' Agricoltura di Sardegna, lo pubblicava poscia colle stampe di Napoli (Vincenzo Orsino) nel 1780 (1 vol. in-4·). L'autore ponendo mente al non buon uso che talvolta faceasi delle scritture di agricoltura compilate pe' paesi stranieri, intese in questa sua opera a ragunare que' precetti che parevangli più accomodati alla natura delle nostre terre ed alle consuetudini del paese; non senza lasciar di predicare quelle riforme che in alcune cose riconosceva anch'egli indispensabili.


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





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