Pagina (27/127)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Non so cosa dicessero tra di loro e come commentassero quella strana domanda. So però che un tragico avvenimento piombò su quella casa fin allora così serena e felice.
      Il dottore, partito da Firenze per un consulto a Modena, era morto in vagone fulminato da un'apoplessia.
      Vi risparmio la storia del dolore di quella famiglia.
      I due pretendenti, che avevano fatto in diverso modo la loro domanda, presero parte a quel dolore, per nulla stupiti di non avere risposta.
      Quanto ad Enrico, seguitava a scrivere dalla sua finestra prendendo la sua terza parte nel dolore di una famiglia, che considerava come sua.
     
     
     
      CAPITOLO QUINTO.
     
      Il dilemma, anzi il trilemma.
      La fanciulla si consulta con un'amica e colla mamma.
     
      Erano passati tre mesi, e la mamma di Emma, volendo distrarre la sua figliuola da un dolore, che il tempo non riusciva ancora a calmare, le disse un giorno a un tratto:
      - Sai, tesorino mio, voglio farti ridere....
      - Sarà difficile, mamma....
      - Il marchese di Acquafredda ha chiesto la tua mano....
      - Impossibile! In questi giorni? Non rispetta neppure il nostro dolore? Non pensa all'anno di lutto, che per me durerà tutta la vita?
      - No, non è in questi giorni ch'egli ha fatto la sua domanda, ma poco prima che morisse tuo padre.
      - Ah! Tanto meglio! Avrei subito perduta la stima che io sentiva per lui.... Ma il Marchese ha almeno settant'anni.
      - No, ne ha sessanta e per verità non li dimostra neppure....
      - Sian pur sessanta, son sempre molti. Ma dacchè tu mi hai fatta questa confidenza, io te ne farò un'altra.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

L'arte di prender marito
Per far seguito a "L'arte di prender moglie"
di Paolo Mantegazza
Editore Treves Milano
1894 pagine 127

   





Firenze Modena Enrico Emma Acquafredda Marchese