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      Alcune donne nei loro falsi giudizii giungono a tanto da misurare l'intensità dell'amore dal grado di gelosia. Uomo non geloso vuol dire uomo indifferente; uomo geloso, uomo amoroso; uomo gelosissimo, uomo innamoratissimo.
      Non auguro a queste infelici, ch'esse abbiano a trovare un marito geloso. Sarebbero ben punite dell'errore di quel loro giudizio!
      È naturale, che noi tutti cerchiamo di difendere dalle mani altrui quel che ci è caro; è naturalissimo che noi vogliamo conservare la nostra dolce compagna dagli artigli e dalle carezze dei briganti d'amore; ma, se abbiamo stima di lei, dobbiamo esser sicuri che nessun attacco potrà ferirla e che quando ella diffidasse delle proprie forze, ci invocherebbe come alleati suoi.
      Ma diffidare ad ogni ora di esser traditi, ma guardare in cagnesco ogni uomo che si avvicina a lei o le parla o le sorride, è offenderla senza diritto, è tormentarsi senza ragione; è avvolgere il proprio nido d'un fumo acre e pungente, che mozza il fiato e asfissia l'amore.
      Quante donne son cadute per protestare contro il marito poliziotto o carabiniere, che le circondava di spie, di tranelli; di una rete molesta di diffidenze e di sospetti!
      Se la virtù non basta a difenderci dalla gelosia, almeno sia geloso per qualche cosa!
      In quasi tutte le svariate forme di gelosia entra l'amor proprio più che l'amore.
      La gelosia di puro amore non è che un dolore; forte, fortissimo, ma dolore.
      La gelosia d'amor proprio è dolore, ma è più ancora ira, dispetto; reazione dell'orgoglio virile offeso in tutto ciò che ha di più delicato e di più irritabile.


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L'arte di prender marito
Per far seguito a "L'arte di prender moglie"
di Paolo Mantegazza
Editore Treves Milano
1894 pagine 127