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      Bada molto anche ai suoi discorsi.
      Più d'una volta egli ti farà dei racconti in apparenza innocentissimi, ma li interromperà ghignando coll'occhio o sorridendo col labbro; come se volesse farti capire, che non dice tutto quel che potrebbe dire e vorrebbe però che tu capissi anche ciò ch'egli non dice.
      Tu non capirai nulla, ma egli continuerà a sottolineare certe parole, con una ghignatina o con un sorriso pieno di malizia.
      Tu non lo sai, ma quelle ghignatine e quei sorrisi nascondono un'impertinenza e nel mondo morale sono veri oltraggi al pudore,
      Se tu visiti una galleria o una esposizione di quadri con lui, egli si fermerà sempre davanti ai quadri, dove vi è qualche figura poco vestita o qualche Venere senza la camicia e guardandoti cogli occhi ardenti ti sorriderà maliziosamente, invitandoti a guardare o ad ammirare.
      Se ti presta un libro, troverai un segno dove si descrive una scena d'amore, o ti leggerà egli stesso quella pagina, commentandola coi suoi sguardi diretti, a te.
     
      Potrà accaderti anche questo.
      La tua giovane cameriera entra nel tuo salotto e ti annunzia la visita del tuo pretendente.
      - Fallo entrare....
      Ma mentre tu dici queste parole, hai guardato la cameriera e l'hai trovata rossa in volto e molto turbata.
      Un momento dopo non te ne ricordi più, ma pochi giorni dopo, il pretendente ti fa un'altra visita e tu rimarchi lo stesso rossore e lo stesso turbamento nella tua cameriera. Ti pare questa volta, che anche la sua voce sia alquanto tremula.
      Alla terza e alla quarta volta che si ripete la stessa scena, tu senti il bisogno di interrogare la fanciulla, quando essa ti accompagna a letto per svestirti.


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L'arte di prender marito
Per far seguito a "L'arte di prender moglie"
di Paolo Mantegazza
Editore Treves Milano
1894 pagine 127

   





Venere