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      ... So che tu mi ami sempre....
      Qual è l'uomo che a queste parole non si sente arrossire fin nei capelli, che non si inginocchia dinanzi a lei e suggella il suo perdono con tenerezze più calde, con una passione rinnovellata di novelle frondi; con raddoppiato amore?
     
      Se il tuo compagno non ha il coraggio di confessare la sua colpa, se si arrampica sulla frana scoscesa delle bugie, lascialo dire; ridi, sorridi e fagli supporre che gli credi; anche quando ti dice le più assurde cose di questo mondo; anche quando si rende ridicolo, come un bambino colto in fallo.
      Ho sempre ammirato una donna sublime, che del resto fu adorata fino alla morte da suo marito, perchè finse di credere, che ritornato a casa a tarda ora, aveva scambiato un letto per un altro.
      Per molti, l'apoteosi della viltà o della stupidità, per me una delle forme più alte dell'amore eroico e della sapienza domestica.
     
      Io ti auguro e spero, che di questi eroismi non avrai punto bisogno, ma si deve sentirsene capaci.
      Aggiungo però subito, che tuo marito deve esserne degno.
      Al vizioso abietto, all'uomo vile e senza carattere, nessuna misericordia, nessuna pietà.
      Quando hai perduta la stima per il tuo marito, distaccati da lui, e se non lo puoi per legge segna col tuo dito una linea di fuoco, che ti separi da lui.
      Il peccato di capriccio non deve essere il tradimento quotidiano e vigliacco; la debolezza non deve esser paralisi.
     
      Nel contrasto dei gusti, delle idee, dell'ordinamento della famiglia, cedi sempre nelle piccole cose per poter insistere nelle grandi.


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L'arte di prender marito
Per far seguito a "L'arte di prender moglie"
di Paolo Mantegazza
Editore Treves Milano
1894 pagine 127