Pagina (47/147)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Voi siete partita da Londra ed io vi son rimasto. Ecco tutta la storia di quel dolore che in tre mesi non ho potuto vincere e che per la prima volta in mia vita, e spero per l'ultima, mi ha fatto spergiuro alla mia parola.
      Dopo alcuni giorni, quando la stanchezza della disperazione mi diede tempo e modo di pensare e di ritornare un uomo, immaginai un modo di poter vivere. Appena alzato, vi scriveva e per due o tre ore, era con voi. Piegava la lettera, come se avessi potuto impostarla, faceva insellare il mio cavallo, e a caso entrando nel primo parco che incontrava, mi dava a tutto lo sfrenato galoppo del mio Blitz, su e gių per i lunghi viali, immaginandomi di raggiungervi e di consegnarvi io stesso la mia lettera che portava sempre meco. A quell'ora io era il solo cavaliere che calpestasse l'arena dei parchi di Londra; e la fantasia, riscaldata dal pensare sempre ad una cosa sola, mi dava tale illusione che io, isolato affatto dal mondo esterno, sulle ali del mio cavallo, correva e correva, sbarcava sulla costa del Mediterraneo, trovava la vostra casa, vi vedeva alla finestra, vi vedeva sorridere, vi salutava. E poi, e poi, io mi rizzava sulle staffe; voi allungavate il braccio ed io vi consegnava la mia lettera. Ed io andava cosė smarrito in questo sogno che, sin quando la stanchezza del mio cavallo non mi obbligava a rientrare, io era ancora con voi.
      Rientrato, era cosė stanco che poteva sdraiarmi e passare una o due ore in un sopore inebbriante che mi lasciava vivere senza far nulla.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Un giorno a Madera
di Paolo Mantegazza
Casa Editrice Bietti Milano
1925 pagine 147

   





Londra Blitz Londra Mediterraneo