Pagina (66/147)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
     
      Chi compie il proprio dovere vive in un cielo eternamente sereno, in una calma che può essere malinconica, ma che impronta ogni atto della vita in una sublime dignità.
     
      L'uomo servo del proprio dovere è più che un uomo, è un principio: è un Dio ideale, eppur vivente, di quanto ha di più bello, di più grande la natura umana.
     
      I mediocri, i deboli, tutti passano riverenti e chinano il capo dinanzi alla statua del dovere; tutti ne risentono un'influenza salutare che ci innalza e ci fa davvero immortali; provano i brividi che sente chi cammina solitario in un tempio smisurato e muto.
     
      La creatura che si sacrifica al proprio dovere è il vero santo dell'umanità e chi ne risente il contatto o ne aspira l'alito, rimane santificato.
     
      Tu, mia Emma, sarai una di queste sante; lo sarai di certo, lo giuro io per te. Questa sicurezza beata mi farà sorridere sul letto di morte.
     
     
     
      William a Emma.
     
      Londra, 3 luglio 18...
     
      Con quanta gioia, gettando uno sguardo sulle nostre lettere vedo che un lungo abisso di giorni separa l'ultima che scrivevi nel paradiso di San Terenzo da questa che, a pochi minuti di distanza dalla tua casa, ti scrivo sotto il cielo bigio di Londra. Tu, mio tiranno, mi hai imposto otto giorni d'esilio, e il tuo schiavo, baciando umilmente la mano del suo padrone, ha accettato l'esilio. M'hai detto, sorridendo, e dandomi una ceffatina, ch'io ti vedevo troppo spesso, che passava le frontiere che devono separarci, che il fratello diventava troppo simile ad un amante; ed io subisco la pena del mio contrabbando.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Un giorno a Madera
di Paolo Mantegazza
Casa Editrice Bietti Milano
1925 pagine 147

   





Dio Emma Emma San Terenzo Londra