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      Che cosa è mai un uomo, che non ha sacra la sua parola?
      - È un vile ed un briccone, perché non ha neppure il triste coraggio di tanti altri, i quali, per commettere una colpa, hanno bisogno di sfidare codici e tribunali!
      Anche queste parole erano di mio padre, e questa volta, tu andavi d'accordo con lui ed io abbracciava in una volta sola, con un solo amplesso, due ombre carissime, forse egualmente care.
      Tu che indovini sempre il mio pensiero, prima che io l'abbia pensato; tu che hai sentito sempre le mie stesse sensazioni, i miei stessi sentimenti, le mie stesse collere, devi di certo aver provato quella santa delizia che si gode, quando nell'anima vengono ad incontrarsi da parti lontane due affetti forti entrambi, ma di natura diversa, e fondendosi insieme, formano una sola delizia, una soddisfazione completa, calda come il sole, calda come il cielo. Ebbene, perdona alla tua Emma, che ti scrive con parole orientali sotto la nebbia inglese; io, in quel momento, vedendo d'accordo il mio William e mio padre, provava una di quelle armonie voluttuose.
      Intanto s'arrivava alla porta del dottore: egli non era in casa, e il suo servo, che aveva un piglio che misurava esattamente la fama e la ricchezza del suo padrone, mi diceva che il dottor B. non riceveva che il martedì e il sabato dal tocco alle quattro. Per mia vergogna ti devo confessare che fui felicissima di quella risposta e, scendendo in fretta in fretta dalla scala, me ne ritornava a casa ben più lieta di quando ne era partita.


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Un giorno a Madera
di Paolo Mantegazza
Casa Editrice Bietti Milano
1925 pagine 147

   





Emma William