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      Il suo Dio č tutto amore e pace; e se pur talora impugna i fulmini, non sono mai quelli del Vaticano. Il suo Dio irritato č quello
     
      che nell'onda vermigliaChiuse il rio che inseguiva Israele;
      Quel che in pugno alla maschia Giaele
      pose il maglio ed il colpo guidō.
     
      Ma poi il Dio rasserena tosto il ciglio, ed alle idee di vendetta subentrano quelle di fratellanza e di giustizia, che si svolgono nella pace:
     
      Quel che č padre di tutte le genti,
      Che non disse al tedesco giammai:
      Va, raccogli ove arato non hai,
      Spiega l'ugne, l'Italia ti do.
     
      E se non possiamo dividere la sua fede, non imitiamo almeno Cam che chiamava i fratelli a deridere la debolezza del padre; confortiamoci invece nelle opere sue, dove si scorge come lo spirito di libertā non abbia mai cessato di inspirarle.
      E d'altra parte qual diritto hanno coloro che non credono come lui, di movergli censura? che sappiam noi di certo nella questione religiosa? Chi scende in se stesso senza prevenzioni, con sincero desiderio del vero, udirā sempre una voce che lo avvisa non essere egli, nč gli altri uomini, il principio e il fine; e a questo sentimento, che fa parte di noi, vanno lasciati, rispettandoli, i suoi diritti.
      IL CLASSICISMO DI MANZONI
     
      I Risorgimento del classicismo. - II. Dispregio per il medio evo. - III. L'innovazione di Monti nel classicismo: l'Adda di Manzoni. - IV, Carattere della satira di Manzoni. - V. Tentativi d'emancipazione - VI Classici e romantici. - VII. La vera scuola dell'arte.
     
      I. Il nostro secolo ha vagito classicamente.


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Del trionfo della libertā
di Alessandro Manzoni
Editore Sonzogno Milano
1882 pagine 91

   





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