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      Al mezzogiorno la casa era piena di signori d'ogni età e d'ogni sesso, tutti in grande apparato, con grandi cappe e con durlindane infinite con... Il cortile e le anticamere e la strada formicolavano di servi, di paggi, e di bravi. Fra Cristoforo vide tutto l'apparato, ne indovinò il motivo, e dopo un picciolo contrasto fu contento che la riparazione fosse clamorosa. - L'ho ucciso in pubblico, diss'egli fra sè, alla presenza dei suoi nemici: quello fu lo scandalo; questa è riparazione -. Così con gli occhi bassi, col padre compagno al fianco, attraversò la folla che lo riguardava con una curiosità poco cerimoniosa, salì le scale, e con una confusione che cercava di vincere giunse di sala in sala alla presenza del fratello il quale era circondato dai parenti più prossimi.
      Fra Cristoforo gli si gettò ai piedi e disse: «Io sono l'omicida di vostro fratello. Sa Iddio se io vorrei restituirvelo a costo del mio sangue; ma non potendo che farvi inutili scuse, vi supplico di accettarle per Dio, e di perdonarmi». Tutti gli occhi erano rivolti sul povero novizio e sull'uomo a cui egli parlava, e s'intese un mormorio di pietà, e di rispetto. Il signore che stava in atto di degnazione forzata e d'ira compressa, e si preparava a goder d'un trionfo, fu turbato, e chinandosi verso l'inginocchiato: «Alzatevi», disse; «l'offesa... ma l'abito che portate... non solo questo; anche per voi... Si alzi padre... Mio fratello... non lo posso negare; era... era un po' caldo... ma, quello che Dio ha voluto.


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Fermo e Lucia
di Alessandro Manzoni
pagine 802

   





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