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      » disse: «Dio vi ha visitate: povera Lucia! mah! non vi perdete d'animo: Dio vi ajuterà, ve lo prometto io: oh non vi ha mica creata perché foste tormentata da costui: Dio ha i suoi fini, e al termine delle cose si vede la sua mano. Ascoltate; io vi prometto di non abbandonarvi: oh non vi abbandonerò certo; mah! Dio sa quello che io potrò fare: e chi sa che Dio non voglia servirsi di un uomo da nulla come son io per cambiare un prepotente, e per sollevare dei poverelli. Lasciate ch'io pensi un momento che cosa si possa fare per andare incontro al pericolo più pressante, e poi Dio provvederà». Così dicendo appoggiò il gomito sinistro sul ginocchio, e la fronte nella palma, e colla destra strinse il mento barbuto, come per concentrare e tener ferme tutte le forze della sua mente; Lucia stava aspettando con fiducia e con dolore, e la madre mandava giù giù lo sguardo quanto poteva per ispiare qualche cosa dei pensieri del padre, il quale fece mentalmente questo monologo: - Poffare, che quell'uomo dovesse giungere a questo segno! Eh non è il primo pur troppo! Ma non ci sarà chi possa farlo stare? Vediamo. Quello che più importa sarebbe di far succedere subito il matrimonio. Per... dinci: il signor curato fa una gran villania, e io gli parlo fuor dei denti... ciarle, ciarle: egli sa che io non dò pugnalate, e mi lascerà dire, o mi risponderà bravamente. Ma posso fargli paura anch'io: se trovassi il modo di fargli venire un comando, ma un comando, e con un buon rabbuffo: Monsignore illustrissimo non vuole di queste infami porcherie, sì ma intanto, che cosa può accadere?


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Fermo e Lucia
di Alessandro Manzoni
pagine 802

   





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